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ITALGAS: giudizio negativo nel metodo e nel merito rispetto l’organizzazione

14-12-2023 14:40 - Le nostre news
L’ assemblea dei lavoratori di ITALGAS RETI ROMA e LAZIO, che ha espresso in maniera unanime un giudizio negativo nel metodo e nel merito rispetto
l’organizzazione in questi anni assunta da ITALGAS.
Tagli dei costi sulla sicurezza , personale ormai ridotto ai minimi storici,chiusura ciclica di reparti e sedi, ottimizzazione parco auto, svuotamento dei magazzini, sono azioni messe in campo da una società che nel 2022 ha fatto un miliardo di utile.
Con questo atteggiamento di chiusura al dialogo e concertazione, Italgas Reti Roma e Lazio ha deciso di non dare ascolto alle OO.SS. e alle RSU, che invano hanno tentato di far comprendere l’importanza di condividere percorsi al fine di ripristinare la qualità del servizio e il mantenimento di standard di sicurezza.
Questa azienda continua in maniera unilaterale ad effettuare riorganizzazioni che hanno come unico obiettivo la crescita degli utili aziendali a discapito dell’abbassamento del costo lavoro, andando ad abbandonare gradualemente l’attività insita della distribuzione gas, per approdare in altri lidi più remunerativi.
Strategia molto pericolosa poichè ladistribuzione gas necessità di profili altamente professionali in cui l’esperienza e la conoscenza orizzontale sono elementi fondanti, per non trovarsi davanti ad incidenti spiacevoli e pericolosi nei confronti degli utenti.

Come sindacato abbiamo sempre condiviso percorsi di riorganizzazione e miglioramento del servizio, tenendo sempre ben presente lo scenario di riferimento, nonché la richiesta di un ricambio generazionale per garantire le attività interne.

Per tali motivi e per non essere complici spettatori di scelte scellerate che porteranno questa azienda ulteriormente a diminuire la qualità del servizio e la sicurezza, riteniamo
non più rinviabile un confronto per rimuovere i pericoli sopracitati.
Come si può pensare di garantire il servizio di sicurezza con un organico svuotato di professionalità, frutto di tantissime uscite per pensionamento, non andando a garantire il
giusto turnover del personale, assumendo qualche giovane ragazzo ( una assunzione ogni quattro uscite) che senza un adeguata formazione si ritrova oggi ad affrontare fughe di gas di qualsiasi tipo.

Turni notturni, chiamate di reperibilità ricorrenti, ricorso sistematico allo straordinario, sostituzioni di reperibilità per utilizzo di personale per altre attività che porta al superamento regolare da parte dei lavoratori delle dieci giornate di reperibilità vigenti nel ccnl di riferimento, giovani colleghi impiegati e tecnici che si fermano oltre l’orario di lavoro senza il pagamento dei straordinari. Tutto queste serie di anomalie denunciate più e più volte senza un effettiva risposta sta determinando uno stress lavorativo che può incidere sui riflessi psicofisici dei lavoratoristessi.
Questo nuovo assetto organizzativo, oltre che lascia tante criticità, mette in evidenza confusione tra i medesimi responsabili i quali hanno dimostrato inadeguatezza nel gestire le attività della distribuzione del Gas, creando tra i lavoratori difficoltà di intervento, di programmazione con effetti negativi sulla cittadinanza.

L’assemblea da mandato alle OO.SS. di dichiarare lo stato di agitazione e le procedure di raffreddamento della legge 146/90 83/2000, per un confronto con le parti istituzionali, Prefetto, Sindaci, Vigili del Fuoco.

Inoltre denunciano i lavoratori, la mancanza di sicurezza nei confronti dei lavoratori delle imprese costretti a lavorare anche 14 ore al giorno senza nessun controllo della
committente, e contestualmente il mancato pagamento dello stipendio agli stessi per effetto di ritardi nel riconosciamento di fatture da parte di Italgas.

La RSU di Italgas Reti Roma Lazio e le OO.SS. FILCTEM-CGIL FEMCA-CISL UILTEC-UIL, invitano tutti i lavoratori ad attenersi scrupolosamente alle proprie mansioni, di denunciare ai delegati sindacali criticità operative al fine di aprire un tavolo di concertazione che rispecchi i protocolli industriali tra le parti, rispettando come prevede il vigente CC.N.L. Gas Acqua che le attività proprie del ciclo produttivo vedano la presenza e l’ operatività del nostro personale, l’ incremento degli organici e il riconoscimento delle professionalità espresse. Se non avremo voce nella nostra vertenza scenderemo in sciopero coinvolgendo tutti i lavoratori del settore Gas d’Italia.
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