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#SCIOPEROXROMA

25-10-2019 15:49 - Le nostre news
Stop dei lavoratori delle società partecipate dal Comune. Landini a Raggi: non è una mobilitazione politica. Adesioni altissime: 75 per cento all'Ama, 90 per cento a Roma Metropolitane, asili quasi tutti chiusi

a protestare contro l’amministrazione Raggi e il suo assessore al Bilancio Gianni Lemmetti sono gli addetti di tutte le società partecipate dal Comune: Ama, Atac, Farmacap, Multiservizi, Aequa Roma, Zetema, Risorse per Roma, Roma Servizi, Roma Metropolitane. La partita è di grande rilievo e sullo sciopero è intervenuto anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha precisato: non si tratta affatto, come detto da alcuni, di uno sciopero politico, “lo sciopero parte dal fatto che è sotto gli occhi di tutti come le aziende non stanno funzionando e c'è una responsabilità anche del Comune nel non affrontare, anche insieme ai sindacati, un problema molto serio che riguarda il funzionamento di quelle aziende”.

E ancora: “Invece di chiedere di ritirare gli scioperi, sarebbe utile che il Comune accetti di discutere con i lavoratori il modo in cui risolvere i problemi. Lo sciopero credo avrà solidarietà da parte della città, perché la città vede che le cose non funzionano e c'è bisogno di cambiarle”.

“Non è uno sciopero a cuor leggero – aveva detto alla vigilia Natale Di Cola, della segreteria generale della Cgil di Roma e Lazio –. È uno sciopero per Roma, dove i cittadini hanno servizi scadenti e i lavoratori lavorano in condizioni umilianti, basta con il degrado di questa città”. “Siamo stufi di vivere nel degrado con servizi scadenti e dipendenti che lavorano in condizioni umilianti, con violenze su operatori Atac e Ama. Un clima così ostile nei confronti dei lavoratori non c'era mai stato”, ha aggiunto il sindacalista.

Di Cola ha ricordato il difficile rapporto con la giunta Raggi: “Quando abbiamo incontrato la sindaca in passato ci è stato raccontato che le aziende rimarranno pubbliche e non saranno liquidate, poi però abbiamo capito che qualcuno non diceva la verità: Ama ha cambiato cda per l’ennesima volta ed è stata decisa la liquidazione di Roma Metropolitane. Evidentemente il dipartimento Partecipate ha deciso di privatizzare le municipalizzate capitoline facendole morire”.

“Nell’amministrazione capitolina – ha proseguito – 5 mila persone sono andate in pensione e sono state sostituite, nelle partecipate invece sono andati in pensione in 4 mila, ma non una persona è stata assunta. Non c’è alcun progetto di rilancio: non abbiamo neanche potuto dire di no perché non ci è stato proposto nulla. Questo sciopero sarà uno sciopero per Roma. Anche le associazioni dei consumatori sosteranno questo sciopero perché i servizi non sono all’altezza. Non c’è un progetto sul ciclo dei rifiuti, sulla mobilità né sull’amministrazione. È ora di dire basta e mettere un freno al degrado di questa città”. “Da tanto non sentiamo la sindaca, ma vorremmo chiarire una cosa: la liquidazione significa che una società chiude, non può significare un’altra cosa”, ha concluso Di Cola.



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